Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40314 del 9 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:40314PEN

Massima

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Il consenso sessuale di un minore, anche se apparentemente libero e consapevole, non esclude la rilevanza penale della condotta di chi abusi della sua condizione di inferiorità fisica o psichica, approfittando della sua fragilità per costringerlo o indurlo a subire atti sessuali. La violenza sessuale di gruppo, anche se non attuata con la forza fisica ma con pressioni di natura psicologica, integra il reato di cui all'art. 609-octies c.p. quando il minore, pur non essendo materialmente costretto, versi in una situazione di inferiorità tale da non poter esprimere un libero e consapevole consenso. La produzione e la divulgazione di materiale pornografico che ritrae un minore, anche se realizzato in ambito privato e senza finalità di lucro, può integrare il reato di cui all'art. 600-ter c.p. qualora il minore non abbia effettivamente prestato un consenso libero e consapevole, in ragione della sua condizione di inferiorità fisica o psichica. Il giudizio di attendibilità della persona offesa, valutato complessivamente e non in modo frazionato, può fondare la responsabilità penale dell'imputato anche in presenza di singoli aspetti contraddittori o inverosimili nel suo racconto, purché il nucleo essenziale della narrazione risulti coerente e riscontrato da altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matt - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MACRI� Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS),
avverso la sentenza del 06-07-2020 della Corte di appello di Milano; visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Fabio Zunica;
lette le conclusioni rassegnate ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8 dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Fimiani Pasquale, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
letta la memoria di replica trasmessa il 05-07-2021, ai …

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