Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2189 del 2018

ECLI:IT:TARCT:2018:2189SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che ordina la demolizione di un manufatto edilizio è illegittimo se adottato in pendenza di una domanda di condono edilizio presentata dal proprietario, in quanto le norme sul condono prevedono la sospensione di ogni attività repressiva degli abusi edilizi fino alla definizione della relativa istanza. Ciò in quanto la ratio delle norme sul condono è quella di favorire la conservazione del patrimonio edilizio esistente, oltre che di rispettare i principi di economicità ed efficienza dell'azione amministrativa, che impongono di evitare iniziative che potrebbero essere vanificate dall'esito favorevole del condono. Pertanto, l'amministrazione non può ordinare la demolizione di un manufatto abusivo prima che sia stata definita la relativa domanda di condono, a prescindere dalla risalenza temporale dell'abuso edilizio. Inoltre, il carattere vincolato dell'attività di repressione degli abusi edilizi esclude la necessità di comunicazione di avvio del procedimento e di motivazione in ordine all'attualità dell'interesse pubblico alla demolizione, essendo sufficiente il mero accertamento della realizzazione dell'abuso. Infine, il proprietario non può opporre l'eventuale sua estraneità all'abuso come causa di illegittimità del provvedimento di demolizione, in quanto tale circostanza è irrilevante ai fini dell'esercizio del potere di repressione degli illeciti edilizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/11/2018

N. 02189/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03785/1994 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3785 del 1994, proposto da ((omissis))ò, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Messina presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

il Comune di Messina non costituito in giudizio;

per l’annullamento

dell’ordinanza n. 539 del 31 marzo 1994 del Sindaco di Messina, con cui è stata disposta la demolizione immediata di un fabbricato realizzato in Vill. Curcuraci, Contrada Marotta, nonché del silenzio eventualmente formatosi sull’istanza presentata il 30 settembre 1985, per la sanatoria del manufatto;

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