Consiglio di Stato sentenza n. 2799 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:2799SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento vincolato, la cui adozione non richiede una specifica motivazione circa la ricorrenza del concreto interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, in quanto la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato è compiuta a monte dal legislatore. Pertanto, verificata la sussistenza di manufatti abusivi, l'Amministrazione ha il dovere di adottare l'ordine di demolizione, senza necessità di preventiva comunicazione di avvio del procedimento né di un'ampia motivazione, essendo la natura vincolata di tale provvedimento sufficiente a giustificarne l'adozione. Inoltre, qualora una concessione edilizia in sanatoria sia stata ottenuta dall'interessato in base a una falsa o erronea rappresentazione della realtà materiale, l'Amministrazione può esercitare il proprio potere di autotutela ritirando l'atto stesso, senza necessità di esternare alcuna particolare ragione di pubblico interesse, che in tale ipotesi deve ritenersi sussistente in re ipsa, in considerazione dell'evidente esigenza di contrasto al fenomeno dell'abusivismo edilizio, che deve essere fronteggiato con strumenti efficaci e tempestivi a tutela di interessi di rilievo costituzionale. Infine, l'accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione di demolizione è un atto ad efficacia meramente dichiarativa, che si limita a formalizzare l'effetto (acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale) già verificatosi alla scadenza del termine assegnato con l'ingiunzione stessa, senza che sia necessaria una specifica motivazione sulle ragioni d'interesse pubblico, essendo in re ipsa l'interesse all'adozione della misura, stante la natura interamente vincolata del provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2018

N. 02799/2018REG.PROV.COLL.

N. 01445/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1445 del 2008, proposto dalla Società I.VAN. s.r.l. (già Doganella S.r.l.), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Stancanelli, Camillo Michelì e Antonio Stancanelli ed elettivamente domiciliata presso il dott. Gian Marco Grez, in Roma, Lungotevere Flaminio, n. 46;

contro

Comune di Carrara, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Domenico Iaria ed elettivamente domiciliato presso il dott. Gian Marco Grez in Roma, Lungotevere Flaminio, n. 46;

nei confronti

del Dirigente dell'Assetto del Territ…

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