Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1239 del 2021

ECLI:IT:TARVEN:2021:1239SENT

Massima

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Il permesso di costruire che autorizza la demolizione e ricostruzione di un edificio preesistente, con ampliamento volumetrico e sopraelevazione, è illegittimo qualora l'istruttoria non abbia adeguatamente verificato la legittimità di tutte le opere realizzate sull'edificio originario, in particolare l'esistenza di titoli edilizi per la realizzazione di volumi aggiuntivi, come un vano ascensore, in assenza dei quali l'edificio deve considerarsi parzialmente abusivo e, pertanto, escluso dall'ambito di applicazione della disciplina speciale prevista dalla legge regionale sul "piano casa". L'omessa verifica della legittimità di tali opere incide sulla corretta applicazione dei presupposti per il rilascio del titolo edilizio, non potendo essere sanata in sede giurisdizionale ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990. Diversamente, per le parti dell'edificio ricostruito nel rispetto della sagoma e dell'area di sedime preesistenti, non è necessario il rispetto delle distanze minime previste dal d.m. n. 1444/1968, mentre per le parti eccedenti tali limiti trova applicazione la disciplina sulle distanze per le nuove costruzioni. Infine, la maggiore altezza dell'edificio ricostruito rispetto agli edifici circostanti è legittima ove rientri nei limiti previsti dalla legge regionale, non rilevando a tal fine la violazione di eventuali previsioni più restrittive contenute negli strumenti urbanistici locali, salvo che queste non siano espressione di obblighi inderogabili derivanti da norme sovraordinate.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2021

N. 01239/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00419/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 419 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Marco Marconcini, rappresentato e difeso dall'avvocato Riccardo Ruffo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Verona, via Luigi Da Porto 4;

contro

Comune di Verona, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Michelon, Fulvia Squadroni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giovanni Michelon in Verona, piazza Bra 1;

nei confronti

Luciano Bertera, Luca Folpin…

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