Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4932 del 8 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4932PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di minaccia aggravata dall'uso di un'arma, ai sensi dell'art. 612, comma 2, in relazione all'art. 339 c.p., sussiste anche nel caso in cui l'arma utilizzata sia un giocattolo, in quanto qualsiasi oggetto che abbia l'apparenza esteriore di un'arma da fuoco è idoneo a determinare un effetto intimidatorio più intenso sulla vittima, indipendentemente dalla sua effettiva capacità offensiva. L'aggravante dell'uso dell'arma si applica, pertanto, quando l'agente manifesta inequivocabilmente la volontà di servirsi di uno strumento, anche finto, per attuare il suo proposito criminoso, senza che rilevi la circostanza che l'arma fosse priva del tappo rosso distintivo, essendo sufficiente che essa abbia l'aspetto esteriore di un'arma da fuoco. Inoltre, il contenuto dei messaggi scambiati tra le parti dopo i fatti, dai quali emerga che l'imputato aveva "tranquillizzato" la vittima sulla circostanza che la pistola fosse solo un giocattolo, costituisce un elemento logico e non contraddittorio per dedurre che, in realtà, la vittima l'aveva percepita come un'arma autentica, rafforzando così il carattere intimidatorio della condotta. Infine, l'aggravante dell'uso dell'arma nel reato di minaccia sussiste a prescindere dalla tempestività della querela, in quanto il reato è perseguibile d'ufficio in considerazione delle modalità della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/04/2019 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALASELICE B.;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, MIGNOLO O., che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), in sostituzione per delega dell'Avv. (OMISSIS), che h…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.