Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40794 del 23 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40794PEN

Massima

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Il possesso di oggetti atti allo scasso, come un crick d'auto e una tronchesina, integra il reato di cui all'art. 707 c.p., anche in assenza di una finalità delittuosa concretamente dimostrata, in quanto tali strumenti, per la loro intrinseca natura e destinazione d'uso, sono idonei a consentire l'accesso abusivo in luoghi altrui e la sottrazione di beni. La valutazione circa la sussistenza del reato non dipende dalla circostanza che gli oggetti siano stati effettivamente utilizzati per commettere un furto o un altro delitto, essendo sufficiente che essi siano nella disponibilità del soggetto e siano astrattamente idonei allo scasso. Inoltre, la motivazione sulla quantificazione della pena, pur non dovendo essere analitica, deve comunque dare conto delle circostanze rilevanti ai fini della determinazione della sanzione, come i precedenti penali specifici del reo, senza che sia necessario esplicitare le ragioni relative a ciascun singolo elemento di cui all'art. 133 c.p. L'inammissibilità del ricorso per Cassazione, conseguente alla manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare eventuali cause di non punibilità, come la prescrizione del reato, maturata successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. PAGANO Filibert - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3103/2008 CORTE APPELLO di MILANO, depositata il 20/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/09/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VITO MONETTI che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Il difensore di Gr. Gi. …

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