Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3970 del 31 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3970PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. può concorrere con il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. quando le condotte maltrattanti e quelle di violenza sessuale, pur essendo in parte coincidenti, si caratterizzano per una cesura temporale e per la diversità delle modalità esecutive, tali da configurare autonome e distinte manifestazioni della condotta delittuosa. Il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità della persona offesa, può fondare la propria decisione sulle sole dichiarazioni di quest'ultima, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'intrinseca attendibilità del suo racconto, senza necessità di ulteriori riscontri estrinseci, purché la motivazione sia adeguata e non contraddittoria. Il divieto del ne bis in idem non opera quando i fatti oggetto dei due procedimenti, pur integrando il medesimo reato, si caratterizzano per una diversità di tempo, luogo e persone offese, costituendo così autonome manifestazioni dell'attività delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/10/2021 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TOCCI STEFANO, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per il reato di cui all'articolo 572 c.p. relativamente alla persona offesa (OMISSIS);
lette le co…

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