Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1978 del 2014

ECLI:IT:TARTOS:2014:1978SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia dopo l'impugnazione di un'ordinanza di demolizione rende inefficace tale ultimo provvedimento, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tale istanza comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Pertanto, l'interesse ad impugnare l'ordine di demolizione non sussiste fin dalla proposizione del gravame, in quanto la domanda di sanatoria e il relativo diniego sono antecedenti alla notifica del ricorso, il quale è quindi inammissibile per carenza di interesse, stante l'inefficacia dell'ordinanza di demolizione già prima dell'impugnativa. Il diniego di sanatoria edilizia deve essere motivato in modo chiaro ed intellegibile, evidenziando l'effettivo contrasto tra l'opera realizzata e lo strumento urbanistico, senza potersi basare su valutazioni meramente estetiche o di "corretto inserimento ambientale" non suffragate da specifiche norme del piano regolatore o del regolamento edilizio, né da vincoli paesaggistici. L'accertamento di conformità chiesto dal privato assume a presupposto necessario la conformità allo strumento urbanistico, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985, e non valutazioni estetiche della commissione edilizia, le quali non trovano nel caso in esame alcuna giustificazione legislativa. Il provvedimento di parziale accoglimento della domanda di sanatoria non vale come implicito e parziale diniego, in quanto tale valore era già stato assunto, ancor prima della sua adozione, dalla nota di comunicazione del parere parzialmente contrario della commissione edilizia. Inoltre, l'ordinanza di demolizione d'ufficio è resa inefficace ab origine dalla pregressa presentazione della domanda di sanatoria edilizia e dal conseguente diniego, ad esito del quale l'amministrazione avrebbe dovuto riavviare la procedura preordinata alla demolizione.

Sentenza completa

N. 01739/1999
REG.RIC.

N. 01978/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01739/1999 REG.RIC.

N. 02430/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1739 del 1999, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Firenze, lungarno A. Vespucci, n. 20;

contro

Comune di Follonica;

sul ricorso numero di registro generale 2430 del 1999, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Firenze, lungarno A. Vespucci n. 20;

contro

Comune di Follonica;

per l'annullamento

quanto al ricorso n. 1739 del 19…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.