Il giudice amministrativo, nell'ambito di un procedimento di valutazione di una domanda di fruizione di agevolazioni finanziarie, può disporre la proroga del termine assegnato al commissario ad acta per la conclusione del procedimento, qualora risulti necessario un ulteriore lasso di tempo per consentire il corretto svolgimento dell'attività istruttoria e decisoria. Tale proroga è ammissibile in ragione della complessità della fattispecie, della necessità di acquisire ulteriori elementi istruttori e della finalità di garantire il buon andamento e la correttezza dell'azione amministrativa, in ossequio ai principi di buona amministrazione e di tutela del legittimo affidamento del privato. Il giudice, nel valutare l'istanza di proroga, deve bilanciare l'interesse pubblico all'efficiente gestione del procedimento con quello del privato alla celere definizione della sua posizione, tenendo conto delle peculiarità del caso concreto e della ragionevolezza del termine aggiuntivo richiesto. La proroga del termine, pertanto, rappresenta uno strumento flessibile a disposizione del giudice amministrativo per assicurare il corretto svolgimento dell'attività procedimentale, senza pregiudicare le esigenze di celerità e di tutela del privato, in attuazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.