Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30659 del 3 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30659PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, deve valutare con particolare cautela gli elementi probatori posti a fondamento della misura, senza trascurare gli argomenti difensivi, anche se provenienti da familiari o amici dell'indagato, e tenendo conto della situazione personale dello stesso, come lo stato di salute e i precedenti penali, al fine di accertare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. Tuttavia, l'intervenuta assoluzione dell'imputato e la conseguente liberazione dello stesso determinano la sopravvenuta carenza di interesse alla pronuncia sul ricorso, rendendo l'impugnazione inammissibile, senza che ciò comporti la condanna del ricorrente alle spese del procedimento o al pagamento di una sanzione pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovann - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. MONACO M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/12/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARCO MARIA MONACO;
lette le conclusioni del PG ((omissis));
Procedimento celebrato con rito camerale non partecipato.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Il TRIBUNALE di CATANZARO, SEZIONE del RIESAME, con ordinanza del 34/12/2019, ha respinto la richiesta di riesame presentata avverso l'ordinanza con la quale il GIUDICE per …

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