Il provvedimento di confisca emesso dal giudice dell'esecuzione senza formalità non è impugnabile con ricorso per cassazione, ma con opposizione davanti allo stesso giudice. Pertanto, l'eventuale ricorso per cassazione proposto avverso tale provvedimento deve essere qualificato come opposizione e gli atti trasmessi al giudice competente, la Corte di Appello, affinché proceda al relativo esame. Tale principio trova applicazione in quanto la confisca, essendo una misura di sicurezza patrimoniale, è soggetta a un regime di impugnazione differenziato rispetto alle sentenze di condanna, in linea con la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione che ha chiarito come, in materia di confisca, l'unico rimedio esperibile sia l'opposizione davanti al giudice dell'esecuzione, in ossequio alle peculiarità di tale istituto e alle esigenze di celerità e concentrazione del relativo procedimento. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto avverso il provvedimento di confisca emesso dal giudice dell'esecuzione, essendo uno strumento impugnatorio non ammesso, deve essere qualificato come opposizione e rimesso al giudice competente per il relativo esame, in applicazione dell'articolo 568, comma 5, del codice di procedura penale.