Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36203 del 16 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36203PEN

Massima

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La coltivazione di piante di cannabis, anche se finalizzata all'uso personale, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990 quando le dimensioni della coltivazione, il numero di piante, le modalità di coltivazione e la quantità di sostanza stupefacente ricavabile siano tali da superare la soglia della modestissima produttività, configurando una condotta penalmente rilevante. Ciò in quanto la coltivazione, a differenza della mera detenzione, è un'attività suscettibile di creare nuove e non predeterminabili disponibilità di stupefacenti, con conseguente pericolo per la salute pubblica. L'irrilevanza penale della coltivazione domestica per uso personale è pertanto ancorata non all'equiparazione con la detenzione, ma alla sua non riconducibilità alla definizione di coltivazione come attività penalmente rilevante, in base a parametri oggettivi quali la minima dimensione, la forma domestica e non industriale, la rudimentalità delle tecniche, il numero esiguo di piante e l'assenza di indici di inserimento nel mercato degli stupefacenti. La mera intenzione soggettiva di destinare il prodotto all'uso personale non è sufficiente, di per sé, a escludere la tipicità della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/12/2017 della Corte d'appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che la sentenza impugnata sia annullata senza rinvio essendo il reato estinto per prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza dell'11 g…

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