Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4048 del 2009

ECLI:IT:TARLAZ:2009:4048SENT

Massima

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Il Comune non può annullare in autotutela una concessione edilizia regolarmente rilasciata, senza aver previamente garantito il contraddittorio procedimentale e senza aver adeguatamente motivato in merito alla sussistenza di un interesse pubblico attuale e specifico che giustifichi la rimozione dell'atto favorevole al privato. L'annullamento in autotutela di una concessione edilizia deve essere sorretto da una puntuale e congrua motivazione che dia conto della difformità della concessione rispetto alle norme urbanistiche, senza potersi limitare a generici riferimenti alla lunghezza eccessiva del corpo di fabbrica o all'applicazione di limiti dimensionali non effettivamente pertinenti al caso concreto. Il mancato rispetto delle garanzie partecipative e della necessaria motivazione rende illegittimo l'annullamento in autotutela della concessione edilizia, con conseguente obbligo per l'Amministrazione di ripristinare la situazione giuridica preesistente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma,

sez. 2°,

composto dai signori Magistrati
Luigi TOSTI, Presidente,
Silvestro Maria RUSSO, Consigliere, relatore,
Stefano TOSCHEI, Consigliere,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sui ricorsi riuniti n. 9910/92 e n. 9912/92, entrambi proposti dal sig. Gi. De Ro., rappresentato e difeso dagli avvocati Lu. De An. e Ri. Tr. Le. ed elettivamente domiciliato in Ro., alla via Va. Ga. n. (...),
CONTRO
il COMUNE DI Pa., in persona del sig. Sindaco pro tempore, non costituito nel presente giudizio,
PER L'ANNULLAMENTO
A) quanto al ricorso n. 9910/92, dell'ordinanza prot. n. 10056/ord. del 3 luglio 1992, con cui il Sindaco di Pa. ha ingiunto al ricorrente l'immediata sospensione dei lavori già assentiti con la concessione edilizia n. 54 del precedente 27 maggio; B) e, quanto al ricorso n. 9912/ 92, della nota prot. n. 1…

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