Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 25014 del 19 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25014PEN

Massima

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La sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991 (agevolazione di associazione di tipo mafioso) richiede la prova del dolo specifico del soggetto agente, ossia la consapevolezza e la volontà di agevolare l'attività di un'associazione di stampo mafioso. Tale aggravante, di natura soggettiva, può essere riconosciuta sulla base di un quadro indiziario che dimostri il grado di inserimento del soggetto nel sodalizio criminoso e il livello di gerarchizzazione della struttura associativa, elementi dai quali possa desumersi la piena consapevolezza dell'agente circa la finalità di agevolazione del clan mafioso. La motivazione del provvedimento cautelare deve pertanto analizzare in modo specifico tali elementi, senza limitarsi a generiche affermazioni, al fine di giustificare l'attribuzione dell'aggravante in termini coerenti con l'orientamento giurisprudenziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2365/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 28/11/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA MONTAGNI;
sentite le conclusioni del PG Dott. CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS) - Catania - che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catania, con l'ordinanza indicata in epigrafe, decidendo sul riesame propo…

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