Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41235 del 8 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41235PEN

Massima

Massima ufficiale
Il divieto di concessione di benefici penitenziari in caso di condanna per uno dei reati indicati dall'art. 4-bis ord. pen., opera anche quando l'aggravante di cui all'art. 7, d.l. 13 maggio 1991, n. 152, convertito nella legge 12 luglio 1991, n. 203, relativa a fatti commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis cod. pen. o per agevolare l'attività di una associazione di tipo mafioso, non sia stata oggetto di formale contestazione, ma sia verificata come sussistente dal tribunale di sorveglianza attraverso l'esame del contenuto della sentenza di condanna, dovendosi avere riguardo alla qualificazione sostanziale dei delitti giudicati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

 
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/11/2018 del TRIB. SORVEGLIANZA di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAIRO ANTONIO;
Letta la requisitoria della Dott.ssa ((omissis)), sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte con cui ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 27 novembre 2018 il Tribunale di sorveglianza per il distretto della Corte d'appello di Milano respingeva le richieste …

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