Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9748 del 28 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9748PEN

Massima

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Il diritto di impugnazione non è assoluto e indiscriminato, ma è subordinato alla sussistenza di un interesse concreto e attuale dell'impugnante a ottenere un risultato favorevole dalla riforma o eliminazione del provvedimento impugnato. Pertanto, il venir meno della misura cautelare oggetto dell'impugnazione, a causa della sopravvenuta applicazione di una misura più grave, determina il difetto di interesse all'impugnazione, in quanto l'accoglimento del gravame non potrebbe comunque produrre alcun effetto pratico favorevole per l'imputato. In tali casi, l'impugnazione mira esclusivamente all'esattezza teorica della decisione, senza incidere sulla posizione giuridica dell'interessato, e deve quindi essere dichiarata inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/10/2016 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PARDO IGNAZIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott.ssa CARDIA DELIA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Il Tribunale della liberta' di PALERMO, con ordinanza in data 05/10/2016, dichiarava inammi…

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