Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 768 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:768SENT

Massima

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L'Amministrazione di pubblica sicurezza gode di ampia discrezionalità nel valutare l'affidabilità del soggetto richiedente il rilascio o il mantenimento di una licenza di porto d'armi, dovendo perseguire la finalità di prevenire la commissione di reati e/o fatti lesivi dell'ordine pubblico. Il provvedimento di rilascio o di revoca di tale autorizzazione richiede che l'istante sia una persona "esente da mende e al disopra di ogni sospetto e/o indizio negativo e nei confronti della quale esista la completa sicurezza circa il corretto uso delle armi, in modo da scongiurare dubbi e perplessità sotto il profilo dell'ordine pubblico e della tranquilla convivenza della collettività". Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente negare o revocare il porto d'armi sulla base di valutazioni di natura probabilistica e di elementi di mero fumus, come la frequentazione di persone con precedenti penali, senza che ciò comporti un'evidente illogicità o un travisamento dei fatti tale da giustificare l'annullamento giurisdizionale del provvedimento. Il rapporto giuridico che scaturisce dal rilascio di tale autorizzazione di polizia resta infatti subordinato, in tutto il suo svolgimento, alla coincidenza con l'interesse pubblico, rimesso alla valutazione discrezionale della Pubblica Amministrazione, il cui giudizio non può essere sindacato se non sotto il profilo del rispetto dei canoni di ragionevolezza e della coerenza.

Sentenza completa

N. 01739/2011
REG.RIC.

N. 00768/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01739/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1739 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Firenze, via dello Statuto 12;

contro

Questura di Firenze in persona del Questore pro tempore, Ministero dell'Interno in persona del Ministro pro tempore, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale Dello Stato, domiciliata in Firenze, via degli Arazzieri 4;

per l'annullamento

anche a seguito dei motivi aggiunti depositati in data 2 gennaio 2012, del decreto del Questore di Firenze emesso in dat…

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