Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3717 del 27 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3717PEN

Massima

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Il reato di sottrazione di beni sottoposti a pignoramento, di cui all'art. 388 c.p., si configura quando il soggetto, consapevole dell'esistenza del vincolo esecutivo sul bene, se ne impossessa sottraendolo alla procedura di esecuzione forzata. L'elemento soggettivo del reato, consistente nella coscienza e volontà di sottrarre il bene pignorato, deve essere accertato dal giudice sulla base degli elementi probatori acquisiti, senza che possa rilevare la mera erronea indicazione nell'imputazione del bene oggetto della condotta illecita, ove risulti comunque provata la consapevolezza dell'interessato circa l'esistenza del vincolo esecutivo. Parimenti, l'incompletezza della procedura di pignoramento, che non abbia determinato l'effettivo spossessamento del bene in favore del custode nominato, non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente l'accertamento dell'impossessamento del bene da parte del soggetto, in violazione del vincolo esecutivo. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato sulla base di una valutazione complessiva degli atti, senza che possano assumere rilievo assorbente mere irregolarità formali o imprecisioni nell'imputazione, ove risulti comunque provata la condotta illecita del soggetto agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/04/2014 della Corte d'appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Anna Petruzzellis;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. D'Ambrosio Vito, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione, con conferma delle statuizioni civili.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di L…

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