Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14252 del 4 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14252PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari opera anche nel caso di contestazione della fattispecie di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, ma può essere superata se risulta esclusa, secondo una valutazione prognostica, la possibilità del ripetersi della situazione che ha dato luogo al contributo dell'"extraneus" alla vita della consorteria, a differenza di quanto rileva con riferimento alla partecipazione all'associazione mafiosa, per la quale la presunzione è vinta solo se siano acquisiti elementi tali da dimostrare in concreto un consistente allontanamento del soggetto rispetto all'associazione. In tema di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari può essere superata attraverso una valutazione prognostica, ancorata ai dati fattuali emergenti dalle risultanze investigative acquisite, della ripetibilità della situazione che ha dato luogo al contributo dell'"extraneus" alla vita della consorteria, tenendo conto in questa prospettiva dell'attuale condotta di vita e della persistenza o meno di interessi comuni con il sodalizio mafioso, senza necessità di provare la rescissione del vincolo, peraltro in tesi già insussistente. Il mero decorso di un pur lungo periodo di detenzione, quand'anche accompagnato dalla puntuale osservanza delle relative prescrizioni, non assume di per sé rilievo come fattore di attenuazione delle esigenze cautelari, esaurendo la sua valenza soltanto nell'ambito della disciplina dei termini di durata massima della custodia. Ai fini dell'attenuazione o della revoca della misura cautelare, il giudice è tenuto a valutare la ragionevolezza del permanere della limitazione della libertà, in relazione al prevedibile risultato finale del processo, facendo una previsione, provvisoria e circoscritta negli effetti, in ordine alla sanzione che potrà essere inflitta in caso di condanna, e valutando se, tenuto conto della presumibile decisione finale e della durata che la misura cautelare ha già avuto, sia proporzionato il protrarsi della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 12/10/2022 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dr. Capozzi Angelo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Morosini Pierluigi, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
uditi i difensori, avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che hanno c…

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