Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 918 del 2022

ECLI:IT:TARBO:2022:918SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la vicenda relativa all'abuso edilizio realizzato presso l'immobile sito in Minerbio in via Savenella n. 157-159-161, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La procedura di sanatoria ex art. 10, comma 2, della L.R. n. 23/2004 non può ritenersi conclusa fino al momento in cui non si estingua il credito patrimoniale comunale a titolo di sanzione. Pertanto, fino al pagamento dell'intera somma dovuta a titolo di sanzione, gli effetti di sanatoria non possono considerarsi solidificati. 2. La rinuncia alla procedura sanante da parte del curatore fallimentare comporta la doverosa restituzione da parte del Comune delle somme medio tempore versate a titolo di acconto sulla sanzione, in applicazione del principio sancito dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 3864/2017. 3. L'ordine di demolizione dell'abuso edilizio, adottato a seguito della rinuncia alla procedura sanante, è legittimo in quanto misura necessaria per la repressione dell'abuso, in attuazione della sentenza del Consiglio di Stato n. 3864/2017 che aveva evidenziato la necessità di notificare tale ordine anche agli acquirenti in buona fede delle unità immobiliari. 4. L'impossibilità di sanare l'abuso mediante il pagamento della sanzione, accertata dall'amministrazione comunale, legittima il riavvio del procedimento teso alla demolizione dell'intervento abusivo e, in caso di inottemperanza, all'acquisizione gratuita dello stesso al patrimonio comunale, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del D.P.R. n. 380/2001 e dell'art. 13, comma 3, della L.R. n. 23/2004.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/11/2022

N. 00918/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00811/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 811 del 2021, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Minerbio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Belogna, via Altabella n. 3;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

d…

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