Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18860 del 13 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18860PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro di persona finalizzato al conseguimento di un ingiusto profitto, anche se originato da un precedente rapporto illecito, integra il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione di cui all'articolo 630 c.p. e non il concorso di reati. L'ingiustizia del profitto perseguito sussiste quando le modalità dell'azione sono del tutto sproporzionate e incompatibili con il ragionevole intento di far valere un diritto, anche se in ipotesi lecito. Il dolo specifico del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione è integrato dalla consapevolezza e volontà di ottenere la soddisfazione di una pretesa ingiusta mediante la privazione della libertà della vittima. La concessione delle attenuanti generiche e delle altre circostanze attenuanti è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. La diminuente specifica prevista dall'articolo 630 c.p., comma 5 esclude l'applicabilità della circostanza attenuante di carattere generale di cui all'articolo 62 c.p., n. 6, seconda parte, in quanto il comportamento di chi si sia adoperato spontaneamente per elidere od attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato è già preso in considerazione nel reato di sequestro di persona come circostanza diminuente della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Bu. Da. Si. , nato in (OMESSO);

Si. Jo. Pr. , nato in (OMESSO);

Si. Ha. , nato in (OMESSO);

Si. Pa. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, 1 sezione penale, in data 4/3/2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Domenico Gallo;

Udita la requisitoria del sostituto Procuratore Generale, Dr. Tindari Baglione, il quale ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensor…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.