Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16512 del 30 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:16512PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni pertinenti al reato è legittimo quando risulta necessario per l'accertamento dei fatti, indipendentemente dalla buona fede del terzo proprietario. La motivazione del provvedimento di sequestro deve indicare le ragioni per cui i beni sono considerati pertinenti al reato e la finalità probatoria perseguita, senza che tali esigenze possano essere superate dalla mera allegazione di interessi di terzi. Solo l'esclusione preliminare della persistenza delle esigenze probatorie può consentire l'analisi della configurabilità di interessi di terzi alla restituzione, in quanto profilo necessariamente subordinato. Il ricorso per cassazione che si limiti a censurare una sola delle "rationes decidendi" autonome ed autosufficienti poste a fondamento del provvedimento impugnato è inammissibile per difetto di specificità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS) s.r.l.;
avverso l'ordinanza del 23/11/2019 del tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette le conclusione del difensore della ricorrente avv.to (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento dei motivi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERA…

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