Il termine annuale per l'impugnazione di una sentenza non notificata decorre dalla data di pubblicazione della stessa, intesa come il momento del deposito in cancelleria attestato dal cancelliere, a prescindere da eventuali indicazioni di date precedenti apposte erroneamente o per meri fini interni. Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione, rileva la data di effettiva pubblicazione della sentenza, quale atto pubblico irretrattabile ed immodificabile, che costituisce l'elemento essenziale per l'esistenza giuridica della sentenza e da cui decorrono i termini per gli adempimenti a carico del cancelliere, nonché i termini di legge a fini di impugnazione per le parti e i terzi. L'erronea apposizione di date precedenti non può incidere sui diritti processuali delle parti, riducendone o vanificandone i termini di impugnazione. Il motivo di ricorso per cassazione che denunci vizi di motivazione deve contenere la sintetica e riassuntiva indicazione del fatto controverso, degli elementi di prova la cui valutazione avrebbe dovuto condurre a diversa decisione e degli argomenti logici per i quali tale diversa valutazione sarebbe stata necessaria, a pena di inammissibilità.