Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23038 del 29 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23038PEN

Massima

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Il beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale, previsto dall'art. 175 c.p., non può essere concesso al condannato che abbia già riportato una precedente condanna, a prescindere dalla natura e dalla gravità della stessa. Infatti, la legge limita espressamente l'applicazione di tale beneficio alla sola prima condanna, senza possibilità di estensione a condanne successive, anche se le pene inflitte, singolarmente o complessivamente, rientrerebbero nei limiti di applicabilità dell'istituto. Il precedente penale, di qualsiasi natura, preclude definitivamente la possibilità di ottenere ulteriori non menzioni, in quanto la ratio della norma è quella di favorire il reinserimento sociale del condannato soltanto per la prima volta. Pertanto, il giudice non è tenuto a motivare specificamente il diniego del beneficio quando risulti accertato il presupposto ostativo della precedente condanna, essendo tale circostanza sufficiente a escludere la sua applicabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il 06/09/1972;

avverso la sentenza del 14/11/2012 della Corte di Appello di Palermo;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. Enrico Delehaye che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 14/11/2012 la Corte di Appello di Palermo confermava la pronuncia resa dal Tribunale di Palermo in d…

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