Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 580 del 2013

ECLI:IT:TARLT:2013:580SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio per opere abusivamente realizzate determina la sopravvenuta carenza di interesse del responsabile dell'abuso all'annullamento della sanzione amministrativa, in quanto la domanda di condono implica un riesame della connotazione dell'opera e la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, di accoglimento o di rigetto, che rende comunque inefficace la sanzione originariamente impugnata. In tal caso, l'interesse del responsabile dell'abuso si sposta dall'annullamento della sanzione divenuta inefficace a quello dell'eventuale atto di rigetto della domanda di sanatoria e dei conseguenti provvedimenti. Pertanto, il ricorso avverso la sanzione amministrativa diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto l'interesse del ricorrente si è spostato sulla diversa vicenda della domanda di condono edilizio.

Sentenza completa

N. 00664/2004
REG.RIC.

N. 00580/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00664/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 664 del 2004, proposto da: ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso lo studio del quale elettivamente domicilia in Latina, via L. Zeppieri snc;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 31 in data 27.2.2004, con la quale è stata disposta la sospensione dei lavori e la demolizione di opere abusivamente realizzate (al piano primo dell’abitazione un balcone di mq. 4,60 circa con relativa ringhiera in ferro alta cm. 95 circa);

Visto il ricorso con i rel…

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