Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12747 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:12747SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che invita il destinatario a presentare una nuova domanda entro un termine perentorio, a pena di revoca del titolo concessorio, non è immediatamente lesivo dell'interesse del destinatario, in quanto la revoca non è direttamente disposta con tale atto, ma sarà eventualmente adottata con un successivo provvedimento. Pertanto, il ricorso avverso tale provvedimento è inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'atto impugnato ha mera valenza endoprocedimentale e non si presenta attualmente lesivo per l'interesse del ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo che comunica l'avvio del procedimento di revoca di una concessione demaniale, subordinandola all'adempimento di una determinata condizione entro un termine perentorio, non è immediatamente lesivo dell'interesse del destinatario, in quanto la revoca non è direttamente disposta con tale atto, ma sarà eventualmente adottata con un successivo provvedimento. Di conseguenza, il ricorso avverso tale provvedimento è inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'atto impugnato ha mera valenza endoprocedimentale e non si presenta attualmente lesivo per l'interesse del ricorrente. La massima giuridica può essere così formulata: Il provvedimento amministrativo che comunica l'avvio del procedimento di revoca di una concessione demaniale, subordinandola all'adempimento di una determinata condizione entro un termine perentorio, non è immediatamente lesivo dell'interesse del destinatario, in quanto la revoca non è direttamente disposta con tale atto, ma sarà eventualmente adottata con un successivo provvedimento. Pertanto, il ricorso avverso tale provvedimento è inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'atto impugnato ha mera valenza endoprocedimentale e non si presenta attualmente lesivo per l'interesse del ricorrente. Il principio di diritto è che la mera comunicazione dell'avvio del procedimento di revoca di una concessione demaniale, subordinata all'adempimento di una condizione entro un termine perentorio, non è immediatamente lesiva dell'interesse del destinatario, in quanto la revoca non è direttamente disposta con tale atto, ma sarà eventualmente adottata con un successivo provvedimento. Di conseguenza, il ricorso avverso tale provvedimento è inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'atto impugnato ha mera valenza endoprocedimentale e non si presenta attualmente lesivo per l'interesse del ricorrente. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'amministrazione comunichi l'avvio di un procedimento di revoca di un titolo concessorio, subordinandolo all'adempimento di una condizione entro un termine perentorio, senza che la revoca sia direttamente disposta con il medesimo atto.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/11/2019

N. 12747/2019 REG.PROV.COLL.

N. 12308/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12308 del 2019, proposto da
LACAMAPAAL S.R.L., in persona del legale rappresentante p.t., elettivamente domiciliata in Roma, viale Mazzini n. 25 presso lo studio dell’avv. Andrea Ippoliti che la rappresenta e difende nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., elettivamente domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21 presso la sede dell’avvocatura comunale e rappresentata e difesa nel presente giudizio dall’avv. Sergio Siracusa

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. CA/178091 del 16/09/19 nella parte in cui Roma Capitale richiede la presenta…

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