Cassazione penale Sez. V sentenza n. 537 del 8 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:537PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La responsabilità penale per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti può essere affermata anche in assenza di una prova diretta dell'adesione dell'imputato all'associazione, purché vi siano elementi indiziari gravi, precisi e concordanti che dimostrino il suo contributo consapevole e volontario al perseguimento degli scopi del sodalizio criminoso. Tuttavia, tale responsabilità non può essere riconosciuta in presenza di una contraddittorietà logica e motivazionale tra l'affermazione della colpevolezza dell'imputato e l'assoluzione, per lo stesso fatto, di altri concorrenti, in assenza di una adeguata spiegazione di tale apparente contraddizione. Inoltre, la responsabilità per il concorso nel reato di detenzione e spaccio di stupefacenti non può fondarsi su una ricostruzione contraddittoria e illogica delle modalità di svolgimento della condotta criminosa, in particolare in relazione all'individuazione del ruolo svolto dall'imputato e all'esatta provenienza della droga oggetto del reato. Infine, ai fini della sussistenza della circostanza aggravante della ingente quantità di stupefacenti, il giudice di merito deve valutare non solo il dato ponderale, ma anche il grado di saturazione del mercato di riferimento, non potendosi prescindere da tale elemento, in quanto espressivo della gravità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata in data 5.1.2012 dalla corte di appello di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo;

udito il Pubblico Ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. VOLPE Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS) del Foro di (OMISSI…

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