Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27992 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27992PEN

Massima

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Il diritto di legittima difesa non può essere invocato quando le lesioni riportate dalla vittima, per natura e modalità di esecuzione, risultano incompatibili con una reazione difensiva, essendo invece indicative di un'aggressione improvvisa e sproporzionata, priva di qualsivoglia provocazione da parte della vittima. Ciò in quanto la legittima difesa, quale causa di giustificazione, presuppone una reazione proporzionata e necessaria a respingere un'aggressione ingiusta, che non si configura quando l'azione violenta dell'aggressore, per le sue caratteristiche, denota l'intento di cagionare un danno grave e non meramente difensivo. Inoltre, l'assenza di lesioni tipiche di una colluttazione sulla persona della vittima, unitamente alle modalità di esecuzione del fatto, esclude che l'imputato abbia agito per respingere un'aggressione, configurando piuttosto un'azione violenta e sproporzionata, non giustificata dalla necessità di difesa. Pertanto, la mancata applicazione della scriminante della legittima difesa è conforme a diritto quando le risultanze processuali, nella loro complessiva valutazione, non consentono di ritenere integrati i presupposti di tale causa di giustificazione. Analogamente, l'esclusione delle circostanze attenuanti della provocazione e di quelle generiche è legittima quando il comportamento dell'imputato, per la sua gravità e modalità esecutiva, non consente di ravvisare elementi idonei a diminuire la sua responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 84/2014 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI, del 29 maggio 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28 aprile 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI Massimo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza in data 29 maggio 2015 la Corte di Assise di appello di Napoli, investita dell'appello del…

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