Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16617 del 4 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16617PEN

Massima

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Il pericolo concreto di reiterazione del reato, desumibile dalla gravità dei fatti, dalle modalità di esecuzione e dalla professionalità criminale del soggetto, nonché dalla sua abitudine a delinquere, giustifica l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, in luogo di misure meno restrittive come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, le quali non risultano idonee a scongiurare il rischio di commissione di ulteriori reati contro il patrimonio, tenuto conto dell'elevato allarme sociale derivante dalla condotta dell'indagato. Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, deve effettuare un'analisi concreta e puntuale delle circostanze del caso, senza limitarsi ad affermazioni astratte o apoditiche, ma motivando adeguatamente in relazione al pericolo di reiterazione del reato, anche alla luce di precedenti vicende giudiziarie che dimostrino l'abitudine a delinquere dell'indagato. La scelta della misura cautelare più idonea a fronteggiare il pericolo concreto di reiterazione del reato rientra nel potere discrezionale del giudice, il quale deve operare un bilanciamento tra le esigenze cautelari e il principio di proporzionalità, privilegiando la misura meno afflittiva solo ove essa risulti effettivamente adeguata a scongiurare il rischio di commissione di ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MAZZITELLI Cateri - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/11/2016 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere CATERINA MAZZITELLI;
Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. Dott. FILIPPI Paola, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), a mezzo difensore di fiducia, ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza emessa dal Tribu…

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