Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15683 del 23 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:15683PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto già condannato per reati di associazione mafiosa può essere presunta dalla sua pregressa appartenenza al sodalizio criminale, senza necessità di una specifica motivazione in ordine all'attualità della pericolosità, salvo che il proposto non fornisca la prova positiva del suo effettivo distacco dall'organizzazione, incompatibile con qualsiasi ripresa della collaborazione. Ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, l'onere di allegare lo stato di indigenza per ottenere l'esonero dalla cauzione grava sul proposto, non essendo sufficiente la mera ammissione al patrocinio a spese dello Stato, specie quando l'entità della cauzione non sia particolarmente elevata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 13/05/2010 della Corte di appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con il provvedimento in epig…

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