Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26944 del 9 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:26944PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico commesso da privato, mediante l'alterazione di referti medici contenenti false diagnosi finalizzate alla truffa assicurativa, integra il reato di cui agli artt. 476, comma 2, e 482 c.p. Ciò in quanto i referti medici, redatti da pubblici ufficiali nell'esercizio della loro funzione certificatrice, sono atti pubblici aventi carattere di fede privilegiata, destinati alla prova di fatti caduti sotto la percezione diretta del pubblico ufficiale. La condotta falsificatrice, pur non incidendo sulle dichiarazioni di scienza e sulle valutazioni diagnostiche, che rappresentano le sole risultanze dell'attività dello specialista ad avere rilevanza pubblica e certificativa, è comunque idonea a trarre in inganno ogni altra persona, essendo finalizzata alla fraudolenta rappresentazione di inesistenti condizioni di salute. Pertanto, la mera indicazione formale delle generalità dell'imputato sui documenti falsificati, in assenza di una specifica indagine diretta alla sicura identificazione della persona che li aveva presentati al medico, è sufficiente a fondare la dichiarazione di responsabilità, in quanto solo l'imputato aveva avuto la diretta e completa disponibilità dei dati personali e aveva avuto interesse a formare la documentazione falsa. Inoltre, l'immediata percezione della falsità da parte del medico, cui era stata attribuita la paternità del referto, non è logicamente incompatibile con la constatazione dell'avvenuta formazione di un atto idoneo a trarre in inganno ogni altra persona, essendo la grossolanità del falso un elemento non essenziale per la configurazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1409/2011 CORTE APPELLO di PALERMO, del 13/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Geraci Vincenzo, che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

FAT…

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