Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2093 del 18 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2093PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità o dei propri poteri, richiede indebitamente denaro a un privato, ponendolo in una condizione di soggezione e assoggettamento, integra il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, ai sensi dell'art. 319-quater c.p., e non il meno grave reato di istigazione alla corruzione, di cui all'art. 322 c.p., commi 3 e 4. Ciò in quanto la richiesta perentoria e impositiva, anche in assenza di una vera e propria minaccia, implica un abuso costrittivo che priva il privato della concreta possibilità di valutare criticamente la proposta, assoggettandolo alla volontà del pubblico ufficiale. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato dal giudice facendo riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, come i precedenti penali del reo, anche se commessi nell'esercizio della professione, senza necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti. Inoltre, l'esclusione dell'attenuante della tenuità del danno patrimoniale è congruamente motivata quando il giudice ritiene che il danno non presenti i requisiti di speciale tenuità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2021 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN F…

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