Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36874 del 21 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36874PEN

Massima

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Il partecipe di un'associazione di tipo mafioso, pur non avendo assunto un ruolo apicale o di comando all'interno del sodalizio, può essere ritenuto responsabile del reato di cui all'art. 416-bis c.p. qualora abbia svolto un ruolo dinamico e funzionale all'interno dell'organizzazione, partecipando attivamente ad azioni espressive di un apprezzabile contributo finalizzato al perseguimento degli scopi del gruppo criminale, anche attraverso il compimento di atti di violenza, intimidazione ed estorsione, idonei a manifestare l'affermazione del potere mafioso sul territorio. Ai fini della configurabilità del reato associativo non è necessario che il partecipe abbia una piena consapevolezza della struttura e degli scopi dell'associazione, essendo sufficiente che egli abbia coscienza di far parte di un'organizzazione criminale e di agire nell'interesse della stessa. Il metodo mafioso può essere desunto anche dalla natura e dalle modalità delle condotte delittuose poste in essere, a prescindere dalla prova di un'esplicita affermazione della forza intimidatrice del vincolo associativo. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, non richiede, a pena di nullità, l'autonoma motivazione del giudice del riesame, essendo tale requisito previsto soltanto per l'ordinanza genetica, al fine di garantire l'equidistanza tra l'organo requirente e quello giudicante. Il giudice del riesame può, pertanto, confermare il provvedimento cautelare sulla base di una motivazione non apparente, che individui analiticamente gli elementi dai quali sono stati desunti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a Vibo Valentia il 5/12/1995;
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro in funzione di riesame in data 21/01/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. B. Calaselice;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Tampieri L., che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udita la difesa, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'…

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