Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37736 del 14 settembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:37736PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) è integrato dalla reiterazione di condotte moleste e minacciose, anche attraverso messaggi telematici ingiuriosi e diffamatori, che determinino nella vittima un progressivo stato di ansia e paura, fino a costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. La condotta persecutoria deve essere valutata nel suo complesso, essendo irrilevante la datazione dei singoli atti, purché essi siano identificabili come segmenti di un'azione unitaria causalmente orientata alla produzione dell'evento tipico. L'attribuzione all'imputato dell'invio dei messaggi telematici può fondarsi anche sulla sola testimonianza della persona offesa, senza necessità di accertamenti tecnici, salvo che non emergano specifici elementi di dubbio sulla riferibilità degli stessi all'imputato. Il giudice di appello può legittimamente negare la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale, in assenza di prove sopravvenute o scoperte dopo la sentenza di primo grado, ove ritenga di poter decidere allo stato degli atti, senza che tale valutazione sia sindacabile in cassazione se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/04/2022 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FRANCOLINI GIOVANNI;
lette:
- la requisitoria scritta presentata - Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. SERRAO D'AQUIN…

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