Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1789 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:1789SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo in area sottoposta a vincolo paesaggistico, afferma che: 1. In materia di abusivismo edilizio, l'obbligo di demolizione si configura come un dovere di restitutio in integrum dello stato dei luoghi e ha ad oggetto l'edificio abusivo complessivamente considerato, senza possibilità di frammentare l'intervento in singole opere. Pertanto, anche opere astrattamente riconducibili al concetto di pertinenza o volumi tecnici, se realizzate senza titolo in zona vincolata, devono comunque sottostare a misure ripristinatorie. 2. La presentazione di un'istanza di sanatoria ai sensi dell'art. 13 della l. 47/1985 (ora art. 36 del D.P.R. 380/2001) ha l'effetto legale di sospendere l'efficacia dell'ordinanza di demolizione, fino a quando essa non sia definita con provvedimento espresso o per silenzio rigetto, dopo di che il provvedimento riacquista piena efficacia. 3. L'ordinanza di demolizione delle opere abusive, edificate senza titolo edilizio e su territorio con vincolo paesistico, è da ritenersi provvedimento rigidamente vincolato, per cui l'omessa comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio non è rilevante, in quanto l'Amministrazione è tenuta ad emanarla senza indugio. 4. La sanzione pecuniaria in luogo della demolizione è misura eccezionale, alternativa, che si applica solo ove risulti l'impossibilità del ripristino, con l'onere per l'interessato di farne valere la sussistenza. 5. In presenza di opere edilizie abusive in aree protette, l'emanazione di idonee misure repressive è atto dovuto, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia, senza necessità di ulteriore motivazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/04/2019

N. 01789/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02000/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2000 del 2001, proposto da
Ferraiuolo Giuseppa, rappresentata e difesa dall'avvocato Giulio Renditiso, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, c/o studio Branca, in via dei Mille, n. 16;
Angela Cappiello e Teresa Cappiello, nella qualità di eredi dell’originaria ricorrente, rappresentate e difese dall'avvocato Liliana Bellecca, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico in Napoli, Ponte di Tappia, n. 82;

contro

Comune di Piano di Sorrento, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza del Comune di Piano di…

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