Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15619 del 21 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15619PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando la condotta dell'imputato, caratterizzata da una pluralità di atti di violenza fisica e/o morale, cagiona un perdurante e grave stato di sofferenza e di pregiudizio all'integrità fisica e psichica della persona offesa, anche in assenza di lesioni gravi o gravissime. La valutazione della gravità e della abitualità delle condotte deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di prova, senza che sia necessaria la dimostrazione di ogni singolo episodio, purché emerga con chiarezza il quadro di sistematica prevaricazione e sopraffazione dell'imputato nei confronti della vittima. La pena per tale reato deve essere commisurata tenendo conto della modalità odiosa dei fatti e della loro apprezzabile durata, senza che ciò integri una reformatio in peius, essendo il giudice di appello legittimato a integrare e colmare la motivazione carente del primo giudice. Il reato di maltrattamenti in famiglia è un reato permanente, la cui prescrizione decorre dal momento della cessazione della condotta illecita, senza che possano rilevare eventuali sospensioni del decorso della prescrizione per ragioni organizzative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersil - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2021 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALVANESE Ersilia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CENICCOLA Elisabetta, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS), che replicando alle richieste de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.