Il reato di usura si configura quando, approfittando dello stato di bisogno della vittima, viene pattuito un tasso di interesse sproporzionato e manifestamente eccessivo rispetto alla somma prestata, anche in assenza di una specifica previsione normativa sul tasso usurario. La responsabilità penale dell'usuraio sussiste anche qualora egli abbia agito con dolo eventuale, essendo sufficiente la consapevolezza della sproporzione tra quanto elargito e quanto preteso in restituzione, nonché della difficile situazione economica della vittima. La valutazione complessiva degli elementi probatori, inclusi i riscontri documentali e testimoniali, può consentire di ricostruire in modo dettagliato il carattere usurario delle operazioni di prestito, anche in assenza di una puntuale quantificazione degli interessi applicati in ogni singola transazione. L'errore di fatto dell'usuraio sulla misura degli interessi pretesi non esclude la sua responsabilità penale, qualora emerga la sua consapevolezza della condizione di bisogno della vittima e della manifesta sproporzione tra quanto prestato e quanto preteso in restituzione.