Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6742 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:6742SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la revoca di una concessione demaniale permanente su area demaniale compresa nel "Tridente Storico" di Roma Capitale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'art. 52, comma 1-ter, del D.Lgs. n. 42/2004, come modificato a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 140/2015, prevede che le misure di tutela e valorizzazione dei beni culturali incidenti sull'uso commerciale del suolo pubblico debbano essere adottate d'intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione e il Comune competenti. Il mancato coinvolgimento della Regione Lazio nell'adozione del decreto ministeriale che ha imposto il divieto generalizzato di ogni forma di uso commerciale del suolo pubblico nell'area del "Tridente Storico" determina l'illegittimità di tale prescrizione, che deve essere annullata. 2. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell'esercizio dei suoi poteri di tutela dei beni culturali ai sensi dell'art. 45 del D.Lgs. n. 42/2004, può adottare misure di protezione indiretta del bene, ma quando tali misure incidono sull'esercizio del commercio su area pubblica, deve applicare la disciplina speciale di cui all'art. 52, comma 1-ter, che prevede il coinvolgimento delle Amministrazioni competenti in materia di commercio (Regione e Comune). 3. Il decreto ministeriale che ha imposto il vincolo culturale sull'intera area del "Tridente Storico" ai sensi dell'art. 10, comma 4, lett. g), del D.Lgs. n. 42/2004 è legittimo, in quanto la norma non richiede l'adozione di specifici decreti per ogni singola via o piazza, essendo sufficiente la delimitazione dell'ambito territoriale di riferimento, adeguatamente motivata. 4. Nell'ambito del nuovo procedimento da avviare d'intesa tra le Amministrazioni competenti ai sensi dell'art. 52, comma 1-ter, del D.Lgs. n. 42/2004, dovranno essere valutate le ulteriori censure dedotte nel ricorso, al fine di verificare se e in quali limiti siano ammissibili forme di occupazione di suolo pubblico non confliggenti con il decoro dei luoghi e la visibilità dei monumenti, contemperando i contrapposti interessi coinvolti.

Sentenza completa

N. 11778/2015
REG.RIC.

N. 06742/2016 REG.PROV.COLL.

N. 11778/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11778 del 2015, proposto da:
Soc. Sara Store Srl, in persona del suo legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avv. Alessandro Pallottino, Valentina Canale, con domicilio eletto presso Alessandro Pallottino in Roma, Via Oslavia, 12;

contro

Roma Capitale, in persona del Commissario straordinario, rappresentata e difesa dall'avv. Sergio Siracusa, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;
Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi, 12;

per l'annull…

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