Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18866 del 5 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18866PEN

Massima

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Il dolo generico, quale elemento soggettivo del reato di atti persecutori, si integra nella volontà di porre in essere condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice, senza che sia necessario che l'agente si rappresenti e voglia fin dal principio la realizzazione della serie degli episodi, essendo sufficiente che l'intenzione criminosa si manifesti in modo graduale. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, così come l'apprezzamento complessivo degli elementi probatori, rientra nel libero convincimento del giudice di merito, il cui sindacato è precluso in sede di legittimità, salvo l'ipotesi di motivazione illogica o contraddittoria. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con il semplice riferimento agli elementi ritenuti decisivi o rilevanti, senza necessità di un'analitica disamina di tutti i fattori da valutare. Il perdono giudiziale può essere legittimamente negato laddove l'imputato non abbia dimostrato una seria rielaborazione critica della propria condotta, non essendo sufficiente la mera ammissione dei fatti e la richiesta di scuse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia Rosa - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Maria - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/12/2021 della CORTE APP. SEZ. MINORENNI di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MICCOLI GRAZIA ROSA ANNA;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore VENEGONI ANDREA, che ha concluso chiedendo di annullare con rinvio la sentenza impugnata in relazione al terzo motivo, dichiarando il ricorso inammissibile nel resto, …

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