Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12996 del 28 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12996PEN

Massima

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Il comportamento persecutorio e molesto nei confronti di una persona con cui si è avuta una relazione sentimentale, caratterizzato da atti di inseguimento, pedinamento, minacce e danneggiamento di beni, integra il reato di atti persecutori di cui all'art. 612-bis c.p., anche in assenza di riscontri esterni alle dichiarazioni della persona offesa, purché queste siano ritenute attendibili e coerenti sulla base di una valutazione complessiva e unitaria degli elementi di prova. Il giudice di merito, nel determinare la pena, può legittimamente discostarsi dal minimo edittale in considerazione della gravità e pervicacia della condotta, senza necessità di una specifica motivazione. Inoltre, il reato di cui all'art. 612-bis c.p. è integrato anche dalla sola sussistenza di uno stato di ansia o di fondato timore per la propria incolumità, desumibile dalle dichiarazioni della vittima e dai suoi comportamenti successivi, senza necessità di una prova diretta dell'evento. Infine, il nesso causale tra la condotta persecutoria e i danni subiti dalla persona offesa può essere accertato in sede civile, essendo sufficiente che la sentenza penale ne abbia dato atto in modo adeguato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/02/2022 della CORTE di APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis)) BELMONTE;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale, DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Letta la memoria dell'avvocato (OMISSIS), difensore del ricorrente, che insiste nei motivi di …

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