Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14669 del 28 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14669PEN

Massima

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Il legittimo impedimento dell'imputato a comparire in udienza, documentato da certificato medico, deve essere valutato dal giudice di merito sulla base di elementi essenziali che comprovino l'assoluta impossibilità di partecipare al processo, non essendo sufficiente la mera attestazione dell'infermità e della prognosi. Il giudice può legittimamente non accogliere la richiesta di rinvio dell'udienza quando il certificato medico prodotto non fornisce indicazioni circa la gravità e la serietà dell'impedimento, tali da rendere l'imputato assolutamente impossibilitato a comparire. Il provvedimento di rigetto dell'istanza di rinvio per legittimo impedimento, adeguatamente motivato sulla base di tali principi, non è censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nata in (OMISSIS);

2) (OMISSIS) nata in (OMISSIS);

avverso la sentenza del 14/6/2012 della Corte d'appello di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile;

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