Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, anche senza opere edilizie, finalizzato alla creazione di un luogo di culto è soggetto a permesso di costruire ai sensi dell'art. 52, comma 3-bis, della legge regionale Lombardia n. 12/2005. Tale disciplina normativa non viola i principi costituzionali di libertà di religione, di associazione e di manifestazione del pensiero, in quanto essa è volta a salvaguardare esigenze di carattere urbanistico e di pubblica incolumità connesse all'afflusso di persone in determinati luoghi di aggregazione, a prescindere dalla loro connotazione religiosa o culturale. L'occasionalità dell'attività di preghiera svolta in un centro culturale non è sufficiente a escludere l'applicazione della predetta disciplina, qualora tale attività assuma carattere preminente rispetto agli altri scopi statutari dell'associazione. Pertanto, il mutamento di destinazione d'uso di un immobile da negozio a luogo di culto, anche senza opere edilizie, richiede il rilascio del permesso di costruire ai sensi della normativa regionale, a tutela delle esigenze urbanistiche e di sicurezza pubblica connesse all'afflusso di persone in tali luoghi di aggregazione.