Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12686 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:12686SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il trasferimento in gestione o in proprietà di un esercizio commerciale per atto tra vivi o mortis causa attribuisce al subentrante il diritto di ottenere la relativa autorizzazione amministrativa, ove sussistano le condizioni soggettive della iscrizione nell'apposito registro e quelle oggettive dell'effettivo trasferimento dell'esercizio. Pertanto, l'Amministrazione comunale non può negare l'autorizzazione commerciale al subentrante che abbia adempiuto a tali condizioni, in quanto ciò costituirebbe una violazione di legge ed un eccesso di potere per carenza dei presupposti. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il trasferimento di un'attività commerciale, debitamente documentato, comporta il diritto del subentrante di ottenere il rilascio dell'autorizzazione amministrativa, a prescindere da eventuali irregolarità relative ai locali di esercizio, le quali non possono essere considerate circostanze determinanti ai fini del rilascio dell'autorizzazione stessa. Tale principio si fonda sulla disciplina normativa allora vigente, che attribuiva al subentrante il diritto di ottenere l'autorizzazione commerciale ove fossero soddisfatte le condizioni soggettive e oggettive previste dalla legge, senza che l'Amministrazione potesse negare tale autorizzazione per ragioni diverse da quelle tassativamente indicate. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE II TER
Anno 2006
composto dai Magistrati:
Roberto SCOGNAMIGLIO - PRESIDENTE
Antonio AMICUZZI - CONSIGLIERE
Antonio VINCIGUERRA - CONSIGLIERE rel.est.
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso n. 1325/1998 R.G. proposto da MIKLA 97 s.a.s., in persona del suo rappresentante legale, rappresentata e difesa dagli avv.ti Gianni Massignani e Maurizio Paolino, ed elettivamente domiciliata in Roma, via Torquato Taramelli - 5;
c o n t r o
Comune di Roma, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Angela Raimondo, ed elettivamente domiciliato in Roma, via del Tempio di Giove - 21;
per l'annullamento
della determinazione 11.11.1997 n. 2311 del Dirigente superiore dell'U.O.A. della Circoscrizione I del Comune di Roma, con il quale è stata ordinata la cessazione di attività commerciale svolta dal…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.