Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16791 del 16 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16791PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto condannato in via definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso e destinatario di provvedimenti di detenzione in regime di 41-bis per l'intera durata della pena si presume attuale anche dopo lunghi periodi di detenzione, salvo che il proposto non fornisca prova contraria della rescissione del vincolo associativo. Tale presunzione semplice opera in presenza di specifici elementi concreti, quali la posizione apicale ricoperta all'interno dell'organizzazione criminale, il perdurante riconoscimento di autorevolezza e rispetto da parte degli altri membri, la capacità di riorganizzazione e rafforzamento del sodalizio nonostante la detenzione dei vertici, nonché la commissione di infrazioni disciplinari in carcere a ridosso della liberazione, sintomatiche della mancata rieducazione e del mancato recupero sociale. L'onere di superare tale presunzione grava sul proposto, il quale deve allegare e provare circostanze idonee a dimostrare il venir meno del legame con l'associazione mafiosa. In assenza di tale prova, il giudice può legittimamente confermare la misura di prevenzione, in quanto la motivazione risulta pienamente conforme ai principi enucleati dalla giurisprudenza di legittimità in tema di attualità della pericolosità sociale qualificata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabett - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 16/03/2017 della CORTE di APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che la Corte di cassazione annulli il decreto della Corte di appello di Bari in data 16 marzo 2017 nei confronti di (OMISSIS), con rinvio ad altra sezione d…

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