Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1429 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:1429SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione di un'attività di campeggio e di sgombero degli ospiti, adottato dal Sindaco ai sensi dell'art. 50, comma 5, del d.lgs. n. 267/2000, è illegittimo qualora l'istruttoria risulti carente e non adeguatamente rappresenti lo stato dei luoghi, senza che siano chiaramente dimostrate le emergenze sanitarie o di igiene pubblica che ne giustificherebbero l'adozione. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento, salvo il successivo esercizio dei poteri comunali in materia, in esito ad una istruttoria più approfondita e completa. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'adozione di un provvedimento amministrativo di sospensione di un'attività e di sgombero degli ospiti, sulla base di presunte emergenze sanitarie o di igiene pubblica, richiede una istruttoria adeguata e completa, che dimostri in modo chiaro e convincente la sussistenza di tali presupposti. In assenza di una simile istruttoria, il provvedimento è illegittimo e deve essere annullato dal giudice amministrativo, fermo restando il successivo esercizio dei poteri comunali, previo svolgimento di una più approfondita attività istruttoria. La massima sottolinea l'importanza del rispetto del principio del giusto procedimento amministrativo, con particolare riferimento all'obbligo di una adeguata istruttoria, quale presupposto essenziale per l'adozione di provvedimenti incisivi come la sospensione di un'attività e lo sgombero degli ospiti. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità di tali provvedimenti, verifica la completezza e la congruità dell'istruttoria svolta dall'amministrazione, annullando il provvedimento ove essa risulti carente o parziale, senza che siano dimostrate in modo chiaro le emergenze che ne giustificherebbero l'adozione.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/07/2020

N. 01429/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01564/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1564 del 2019, proposto da
Solelago di ((omissis)) e ((omissis)), entrambi rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e presso il suo studio in Milano, via ((omissis)), 8;

contro

Comune di Garlate, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento,

dell’ordinanza n. 7 del 12.07.2019, adottata ai sensi dell'art. 50, comma 5, del d.lgs. n. 267/2000, notificata in pari data, co…

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