Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13673 del 28 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:13673PEN

Massima

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La partecipazione ad una rissa utilizzando oggetti idonei a creare un concreto pericolo per le persone, come una cintura o un'asta di bandiera, integra il reato di cui all'art. 6-bis della L. n. 401 del 1989, indipendentemente dalla circostanza che tali oggetti non siano espressamente menzionati nella norma, purché il loro utilizzo concreto abbia determinato un pericolo per l'incolumità pubblica. La quantificazione della pena, operata sulla base di parametri quali i precedenti penali, il pericolo creato e l'intensità del dolo, in applicazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p., costituisce legittimo esercizio del potere discrezionale del giudice, non sindacabile in assenza di elementi concreti idonei a dimostrarne l'irragionevolezza o l'arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/02/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa LORI PERLA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e' stato condanno ad anni uno e mesi quattro di reclusione per aver partecipato ad…

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