Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26576 del 7 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26576PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla sentenza di merito, non può riesaminare il fatto già accertato dai giudici di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza della motivazione adottata, la quale deve risultare esauriente e logicamente coerente, senza che sia consentito al ricorrente di riproporre questioni di mero fatto già esaminate e disattese dai giudici di appello. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile quando si limita a riproporre doglianze di merito già disattese in sede di appello, senza denunciare specifici vizi di legittimità della sentenza impugnata, in quanto il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella compiuta dai giudici di merito, i quali hanno il potere-dovere di accertare e ricostruire in modo esaustivo la dinamica dei fatti, sulla base di un'adeguata e logica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 7830/2005 CORTE APPELLO di ROMA, del visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udito il P.G. in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 6 maggio 2010, la Corte di appello di Roma ha confermato la sentenza emessa dal Tribunale di Frosinone il 22 febbraio 2005 con la quale …

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