Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18355 del 12 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18355PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione previsto dall'art. 314 c.p.p. si articola in due distinte ipotesi: l'ingiustizia sostanziale, quando la custodia cautelare è stata subita da chi è poi stato prosciolto con sentenza irrevocabile per insussistenza del fatto o per non aver commesso il fatto, senza che vi abbia dato o concorso a darvi causa per dolo o colpa grave; e l'ingiustizia formale, quando la misura cautelare è stata disposta o mantenuta in assenza delle condizioni di applicabilità previste dagli artt. 273 e 280 c.p.p., accertata con decisione irrevocabile. Nel caso di ingiustizia formale, la circostanza di aver dato o concorso a dare causa alla custodia per dolo o colpa grave opera come condizione ostativa al riconoscimento del diritto all'equa riparazione, salvo che l'accertamento dell'insussistenza "ab origine" delle condizioni di applicabilità della misura cautelare avvenga sulla base dei medesimi elementi trasmessi al giudice che ha reso il provvedimento, in ragione unicamente di una loro diversa valutazione. Pertanto, il giudice della riparazione, nel valutare la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del diritto, deve operare un autonomo e completo apprezzamento di tutti gli elementi probatori disponibili, senza poter ritenere l'esistenza di fatti esclusi dal giudice del processo, ma potendo rivalutare ai fini dell'accertamento del diritto alla riparazione i fatti, anche penalmente irrilevanti, accertati o non esclusi dai giudici del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DOVERE Salvator - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/06/2019 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DOVERE SALVATORE;
lette le conclusioni del PG. Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), a mezzo del proprio difensore, ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza indicata in epigrafe, con la quale e' stata rigettata la sua istanza di riparazione per l'ingiusta detenzi…

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