Cassazione penale Sez. II sentenza n. 977 del 13 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:977PEN

Massima

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Il reato di indebita utilizzazione di carte di credito, di cui all'art. 12 del d.l. n. 143 del 1991, convertito nella l. n. 197 del 1991, si configura quando l'agente, non essendone titolare, utilizza indebitamente la carta di credito altrui al fine di trarre profitto per sé o per altri, a prescindere dalla modalità di acquisizione della carta stessa. Tale reato si distingue dal reato di accesso abusivo a sistema informatico e frode informatica di cui all'art. 640-ter c.p., che richiede invece l'accesso fraudolento a un sistema informatico bancario e il compimento di operazioni illecite di trasferimento di fondi. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto richiede un'attenta disamina delle specifiche circostanze della condotta, non potendo essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità ove ciò comporti necessari accertamenti in punto di fatto non compiuti nei precedenti gradi di giudizio. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, fondata sulla genericità del motivo e sull'impossibilità di valutare la diversa qualificazione giuridica del fatto senza un supplemento di indagine in fatto, preclude ogni valutazione in ordine ad eventuali cause di proscioglimento per decorso del tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. TADDEI M. B. - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3047/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 28/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA TADDEI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che insiste nei motivi di ricorso.

RITENUTO IN FAT…

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