Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 28526 del 12 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:28526CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare i presupposti per il risarcimento del danno da diffamazione, è tenuto a verificare la sussistenza dei requisiti della continenza, della veridicità dei fatti narrati e dell'interesse pubblico alla diffusione delle notizie, oltre che la congruità e logicità della motivazione, senza poter sindacare l'accertamento in fatto della capacità diffamatoria delle espressioni contestate, riservato al giudice di merito. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare la valutazione in concreto del contenuto degli scritti e dell'offensività delle espressioni utilizzate, se sorretta da adeguata motivazione. Inoltre, il rigetto della domanda risarcitoria per difetto di prova del danno non può essere censurato in sede di legittimità, atteso che l'onere di allegare e provare il pregiudizio subito grava sul soggetto che agisce per il risarcimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SPIRITO Angelo - Presidente

Dott. RUBINO Lina - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. PELLECCHIA Antonella - Consigliere

Dott. ROSSETTI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 17509/2021 R.G. proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS) ((OMISSIS)) che lo rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS) ((OMISSIS)) che lo rappresenta e difende;
-controricorrente-
avverso SENTENZA di CORTE D'APPELLO FIRENZE n. 816/2021 depositata il 16/04/2021.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 27/09/2023 dal Co…

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